Il 20 Marzo scorso, i vescovi cattolici dell’Unione Europea (COMECE) hanno pubblicato una dichiarazione in vista delle prossime elezioni europee. I vescovi riaffermano il loro sostegno al progetto europeo, incoraggiano tutti i cittadini ad andare alle urne dal 22 al 25 maggio prossimi, impegnandosi in un dialogo costruttivo durante la campagna, con i loro deputati e con coloro che sono candidati per un seggio al parlamento europeo.
La Comece invita gli episcopati dei singoli Paesi dell’Ue a fare propria e rilanciare la Dichiarazione. Tra i punti che essa sottolinea, l’ incremento della povertà per un grande numero di cittadini, al punto che “la situazione è drammatica, per molti addirittura tragica”. Per questo, a maggior ragione, “Noi Vescovi europei chiederemmo che il Progetto europeo non venga messo a rischio o abbandonato… Abbiamo troppo da perdere da un eventuale deragliamento del Progetto europeo”.
La Dichiarazione della Comece elenca una serie di aree specifiche che dovrebbero calamitare l’attenzione delle istituzioni Ue: il principio di sussidiarietà, il principio di solidarietà, “una visione dell’uomo radicata in un profondo rispetto della dignità umana” (“La vita umana deve essere protetta dal momento del concepimento fino a quello della morte naturale”), la famiglia, il fenomeno dell’immigrazione (“La responsabilità dell’accoglienza e dell’integrazione… deve essere condivisa”), l’ecologia, la libertà religiosa, la salvaguardia della domenica, la cura degli anziani e le “nuove opportunità per i giovani”.
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